Non si nasce giovani, lo si diventa.— Mogol
Non si nasce giovani, lo si diventa.
Il canto che non emoziona è un esercizio acrobatico delle corde vocali.
È facile sentirsi grandi artisti. Basta non avere autocritica.
I bambini camminano in discesa, gli adulti in piano, gli anziani in salita. Perché il cielo è su.
Fra me e Lucio Battisti c'era una grandissima stima reciproca, una stima esagerata. Io pensavo che lui fosse un musicista straordinario, lui pensava che io fossi un grande poeta.
Vent'anni: pochi pensieri e tanti desideri.
Bisogna resistere alla tentazione di comprendere i giovani. Non vogliono essere capiti. Li umilia. Fingiamo di non capirli. L'unico modo per farsi sopportare da loro.
Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e con gli oppressi, non c'è più scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull'ingiustizia.
I cuori dei giovani ondeggiano sempre.
Accusare i giovani è una parte necessaria nell'igiene dei vecchi, e aiuta enormemente la loro circolazione sanguigna.
Essere giovani vuol dire tenere aperto l'oblò della speranza, anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro.
Quale musica è più incantevole delle voci dei giovani, quando non senti quello che dicono?
Essere giovani è non possedere se stessi.
Tutto ciò che i giovani possono fare per i vecchi è scandalizzarli e tenerli aggiornati.