Giovani non si nasce, si diventa.— Mino Maccari
Giovani non si nasce, si diventa.
L'attività del cretino è molto più dannosa dell'ozio dell'intelligente.
Se si accorgono che sei onesto, sei fottuto.
È pericoloso dare gratis ai giovani molte cose che costarono carissime ai più anziani.
Il male di moltissimi cattolici è che somigliano maledettamente ai protestanti.
Anche gli antichi, dopo tutto, di coglionerie ne dicevan tante.
I giovani debbono imparare ad essere filiali in casa e rispettosi in società; debbono essere coscienziosi e onesti; amare inoltre tutto quanto il prossimo, allacciando amicizia con i migliori. Se, dopo aver agito conformemente a questi precetti, resta loro qualche energia, leggano libri.
Essere giovani è non possedere se stessi.
I giovani hanno sempre lo stesso problema: come riuscire a ribellarsi e conformarsi al tempo stesso. Adesso lo hanno risolto ribellandosi ai genitori e copiandosi a vicenda.
Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e con gli oppressi, non c'è più scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull'ingiustizia.
Soltanto da giovani si vive nel presente. Da vecchi si sopravvive appena nel proprio futuro.
La gioventù non ha età.
La gioventù che sta in casa ha sempre un ingegno fatto in casa.
I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo.
A volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane.
In gioventù vivere è godere, nella virilità lavorare, al di là di questa aspettar la morte.