Durante il terremoto nessuno guarda una galleria artistica.
Non è oro tutto quello che luccica; ma bisognerebbe equamente aggiungere che neppure luccica tutto quel che è oro.
La vita intera è una contraddizione digeribile.
Un uomo che pianga bisogna trasformarlo subito, con uno schiaffo, in un furibondo.
Sarebbe stupendo se il ciliegio potesse mangiarsi le ciliegie.
Se il diavolo non me l'avesse ispirato, non l'avrei mai commesso! disse l'uomo. Ma il diavolo rispose. Se non ci fosse nessun uomo che mettesse in corso le mie fantasticherie, non sarei diavolo, ma sempre l'angelo di una volta.
In questo istante, sulla terra, si ripete il caos; ma tutto ci sembra normale.
Io accetto il caos, ma non son sicuro che lui accetti me.
In ogni caos c'è un cosmo, in ogni disordine un ordine segreto.
Ben venga il caos, perché l'ordine non ha funzionato.
Il carattere complessivo del mondo è il caos per tutta l'eternità, non nel senso di un difetto di necessità, ma di un difetto di ordine, di articolazione, forma, bellezza, sapienza e di tutto quanto sia espressione delle nostre estetiche nature umane.
Caos è il nome che indica un peculiare pre-oggetto del mondo nella sua totalità e del signoreggiare cosmico.
Nel caos in cui sprofondiamo vi è più logica che nell'ordine, l'ordine di morte in cui ci siamo mantenuti per tanti secoli e che si disgrega sotto i nostri passi automatici.
Bisogna pure dare un senso al caos crudele che piomba addosso.