Bisogna pure dare un senso al caos crudele che piomba addosso.— Claudio Magris
Bisogna pure dare un senso al caos crudele che piomba addosso.
La dimensione più autentica dei valori è quella che li vede non declamati o sbandierati, bensì calati nell'esistenza quotidiana, vissuti a fondo e tradotti nel modo di essere e di operare.
La nostra morte individuale, solitaria e dimenticata nel frastuono delle cose ci incute sgomento in cuore.
Ognuno di noi si lusinga di essere un peccatore che ha molto amato e trasgredito e cerca di nascondere a se stesso e agli altri la propria gretta, codarda e timorata povertà di cuore... Per vincere l'aridità è necessario fare i conti con essa.
La scienza ha indirettamente una grande funzione morale, perché insegna a distinguere i fatti dai valori, a non confondere le diverse sfere di competenza. Questa chiarezza, questa corretta grammatica e sintassi del pensiero sono la premessa per non imbrogliare e non essere imbrogliati.
Il cinismo è una sorta di fratello cattivo del disincanto.
Durante il terremoto nessuno guarda una galleria artistica.
In ogni caos c'è un cosmo, in ogni disordine un ordine segreto.
Ben venga il caos, perché l'ordine non ha funzionato.
In questo istante, sulla terra, si ripete il caos; ma tutto ci sembra normale.
Il carattere complessivo del mondo è il caos per tutta l'eternità, non nel senso di un difetto di necessità, ma di un difetto di ordine, di articolazione, forma, bellezza, sapienza e di tutto quanto sia espressione delle nostre estetiche nature umane.
Caos è il nome che indica un peculiare pre-oggetto del mondo nella sua totalità e del signoreggiare cosmico.
Io accetto il caos, ma non son sicuro che lui accetti me.
Nel caos in cui sprofondiamo vi è più logica che nell'ordine, l'ordine di morte in cui ci siamo mantenuti per tanti secoli e che si disgrega sotto i nostri passi automatici.