La massa non fa nessun progresso.— Christian Friedrich Hebbel
La massa non fa nessun progresso.
Grande idea quella della religione cattolica che gli uomini importanti siano qualcosa agli occhi della divinità, e possano influirvi con la mediazione.
Il primo uomo mette l'intimo del frutto, il nocciolo, sotto la terra che lo produsse, per gratitudine e sacrificio. E la terra crea un nuovo albero.
Si invecchia soltanto dai 25 ai 30 anni. Ciò che si ottiene fino a quel momento, lo si è ottenuto per sempre.
Chi conta le sue gocce di sudore, non conterà mai denaro.
Il gusto di un popolo non precede mai il genio, ma di continuo gli zoppica dietro.
Al diritto divino dei re s'è sostituito il diritto meglio che divino delle masse; all'infallibilità del papa l'infallibilità delle maggioranze. Il rivolgimento è grande; non forse altrettanto grande il guadagno.
La massa non si sente mai sazia. Fin quando resta un uomo non ancora catturato da lei, essa mostra il suo appetito.
Le masse non domandano la libertà, domandano la sicurezza.
Le masse sono rudi, storpie, scomposte, pericolose nelle loro pretese e nella loro influenza, e non hanno bisogno di essere lusingate, ma di essere ammaestrate.
Pur essendo incline a tutti gli estremi, la massa può venir eccitata solo da stimoli eccessivi. Chi desidera agire su essa, non ha bisogno di coerenza logica fra i propri argomenti; deve dipingere nei colori più violenti, esagerare e ripetere sempre la stessa cosa.
Le masse non hanno mai avuto sete di verità. Chi può fornire loro illusioni diviene facilmente il loro comandante, chi tenta di distruggere le loro illusioni è sempre la loro vittima.
È più facile morire per le masse che viverci insieme.
Un individuo, posto in una compagnia, o in un battaglione, circondato dai suoi commilitoni, si getterà più di buon grado nella lotta, che se fosse solo. Nelle masse si sente ben protetto, anche se vi fossero mille prove per pensare il contrario.
La declamazione dell'autenticità individuale diventa una posa quando si parla contro la massa dimenticando di farne parte.
L'uomo che non vuole appartenere alla massa non deve far altro che cessare di essere accomodante verso se stesso; segua la sua coscienza che gli grida: "Sii te stesso!".