L'occhio è il punto in cui si mescolano anima e corpo.
La bestialità s'è infilata dei guanti sulle zampe. Questo è il risultato di tutta la storia universale.
Il mondo non vuole salvezza, vuole un salvatore: l'intermediare è il suo bisogno più specifico.
Chi conta le sue gocce di sudore, non conterà mai denaro.
L'uomo è un cieco che sogna di vedere.
Ci si può domandare: cosa sarebbe l'uomo senza gli animali? Ma non il contrario: cosa sarebbero gli animali senza l'uomo?
Negli occhi della gente si vede quello che vedranno, non quello che hanno visto.
Gli occhi che piangono di più sono anche quelli che vedono meglio.
L'occhio non vede cose ma figure di cose che significano altre cose.
Chi ha l'occhio, trova quel che cerca anche a occhi chiusi.
Gli occhi stanchi di pianto sono i più degni di riposarsi nella contemplazione del cielo.
Quando gli occhi dicono una cosa e la bocca un'altra, l'uomo avveduto si fida del linguaggio dei primi.
L'occhio tiene di più della pancia.
Dagli occhi delle donne derivo la mia dottrina: essi brillano ancora del vero fuoco di Prometeo, sono i libri, le arti, le accademie, che mostrano, contengono e nutrono il mondo.
Gli unici occhi belli sono quelli che vi guardano con tenerezza.