Non ha solo occhi che vedono, ha occhi che fanno vedere.
Ho fatto delle foto. Ho fotografato invece di parlare. Ho fotografato per non dimenticare. Per non smettere di guardare.
Innanzitutto quando si è un randagio, non si fanno tante storie!
In materia di esistenza l'ottimismo ha quasi sempre la meglio sulla saggezza del nulla.
Quale che sia la materia insegnata, un professore scopre ben presto che, ad ogni domanda posta, lo studente interrogato ha a disposizione tre risposte possibili: quella giusta, quella sbagliata, quella assurda.
L'occhio è il punto in cui si mescolano anima e corpo.
Gli occhi molto belli sono insostenibili, bisogna guardarli sempre, ci si affoga dentro, ci si perde, non si sa più dove si è.
Quando si tratta di leggere negli occhi di una donna, la maggior parte degli uomini è analfabeta.
L'occhio non vede cose ma figure di cose che significano altre cose.
Gli occhi ti dicono quello che uno è; la bocca quello che è diventato.
L'occhio tiene di più della pancia.
Gli unici occhi belli sono quelli che vi guardano con tenerezza.
Gli occhi? Si dice che siano lo specchio dell'anima; ma, se si pensa alla falsità dei rapporti umani, se ne deve dedurre che essi servano più per spiare gli altri che per rivelare se stessi.
Dagli occhi delle donne derivo la mia dottrina: essi brillano ancora del vero fuoco di Prometeo, sono i libri, le arti, le accademie, che mostrano, contengono e nutrono il mondo.
Gli occhi che piangono di più sono anche quelli che vedono meglio.