Un errore giudiziario è sempre un capolavoro di coerenza.— Daniel Pennac
Un errore giudiziario è sempre un capolavoro di coerenza.
La vita è un perenne ostacolo alla lettura.
Statisticamente tutto si spiega, personalmente tutto si complica.
Se domani, dopo la vittoria di stanotte, contemplandoti nudo allo specchio scoprirai un secondo paio di testicoli, che il tuo cuore non si gonfi di orgoglio, figlio mio, vuol semplicemente dire che ti stanno inculando.
Così procedono i nostri discorsi, eterna vittoria del linguaggio sull'opacità delle cose, silenzi luminosi che dicono più di quel che tacciono.
Ogni lettura è un atto di resistenza. Di resistenza a cosa? A tutte le contingenze.
L'ultima cosa che mi preoccupa è di essere coerente con me stesso.
La coerenza è l'ultimo rifugio delle persone prive d'immaginazione.
Vorrei dire ai diligenti lettori dei miei scritti e agli altri che vi fossero interessati che non mi curo affatto di apparire coerente. Nella mia ricerca della Verità, ho abbandonato molte idee e imparato molte cose nuove.
Se in ogni circostanza non rapporterai la tua azione al fine secondo natura, ma, nella scelta o nel rifiuto, ti indirizzerai ad altro fine, le tue azioni non saranno in coerenza con le tue parole.
Le voglio molto bene: è una donna dotata di grande forza e di grande coerenza. Ha sempre fatto le cose in cui credeva, senza cercare a priori il consenso: la rispetto molto come persona, oltreché come regista.
L'intelligenza si inventa coerenze per dormire sonni tranquilli. Fin quando non irrompe l'assurdo.
Coerenza è comportarsi come si è e non come si è deciso di essere.
La coerenza è un fardello scomodo: lascialo agli sciocchi.
Combattere la propria dipendenza, riuscire in qualche modo a fare senza, capire dove sta la differenza, fra il vizio e l'esigenza, è una questione di coerenza, di coerenza.
La mancanza di coerenza è segno di genialità.