Non ti lascerò sola in questo bianco e nero.
Invecchiare. Che orrore!..diceva mio padre. Ma è l'unico modo che ho trovato per non morire giovane.
Posati bellezza, e vola via quando vuoi. Io da questo momento navigo nelle tue acque.
Si torna naturalmente al trucido feuilleton del Grande Magazzino dove finzione e realtà copulano allegramente.
La pazienza del consolatore deriva dal fatto che anche lui ha le sue rogne.
Dio è morto ma resta sempre bianco.
C'erano fondamentalmente tre generi di accordi: il bianco, del tutto legale; il nero ‐ del tutto illegale ‐ e il mio colore preferito, il grigio. A volte facevo accordi così contorti che mi era difficile capire chi era in buona fede.
Le parole scritte sono segni neri che camminano sul bianco, sono formiche messe in fila che procedono pagina dopo pagina verso un posto che nessuno conosce.
Sette anni fa abbiamo stipulato un trattato con l'uomo bianco. Ci ha promesso che la terra dei bufali sarebbe stata nostra per sempre. Adesso minacciano di prenderci anche quella. Dovremmo cedere, fratelli? O invece dire loro: "Dovrai uccidermi prima di impossessarti del mio paese".
Amo gli scenari, ma non amo né il bianco né il nero: è nel grigio che si trova più verità possibile.
Illudersi di migliorare l'ereditarietà umana migliorando l'ambiente sociale è quasi tanto ingenuo quanto credere che si potrebbe far nascere un bambino bianco da genitori negri, dopo averli verniciati di bianco.
In pista non esiste bianco o nero, ma solo veloce o lento. Non conta nient'altro. Né il colore, né il denaro e neanche l'odio.
Ci morirei, su quel tuo corpo bianco e bello morirei...
Qui ci troviamo dietro uno specchio a due facce. Il bianco è nero. E il nero è bianco.
A volte mi sembra di intravvedere qualche filo grigio tra i miei capelli. Tuttavia mia nonna è morta molto anziana e senza neppure un capello bianco.