L'attenzione precisa ai fatti è una necessaria premessa di democrazia.— Claudio Magris
L'attenzione precisa ai fatti è una necessaria premessa di democrazia.
La bontà, che non è mai bonacciona, è difficile perché presuppone la forza di fare i conti con la complessità del reale, in cui coesistono bene e male, fraternità e violenza.
Solo la forza consente di chiedere autenticamente perdono.
Il ministro Brunetta ‐ dalla faccia feroce quando annuncia licenziamenti, ma dalla lacrima facile quando viene lodato.
La laicità non significa, come stupidamente si ripete, mancanza o negazione di fede religiosa, bensì distinzione tra ciò che è oggetto di ragione e ciò che è oggetto di fede.
La risposta tracotante è peggiore anche di una domanda sbagliata, perché ne esaspera, con la sua sicumera, gli errori di impostazione.
Basta con i fatti! Passiamo alle parole!
Dove tuona un fatto, siatene certi, ha lampeggiato un'idea.
I fatti non ci sono: esistono solo interpretazioni.
Se si vuol mettere qualcuno di fronte al fatto compiuto, il fatto non si verificherà.
Ignorare i fatti non cambia i fatti.
Un fatto è disapprovare le idee politiche di uno scrittore, altra cosa, non necessariamente incompatibile con la prima, è disapprovare 'lui' perché ti costringe a pensare.
Se è un miracolo, ogni tipo di testimonianza sarà sufficiente; ma se è un fatto, la prova è necessaria.
C'è chi nasconde i fatti anche a se stesso perché ha paura di dover cambiare opinione.
Le versioni dei fatti le modifichiamo continuamente, per non annoiarci.
Alcuni fatti dovrebbero essere soppressi o, almeno, bisognerebbe osservare un giusto senso delle proporzioni nel trattarli.