I limiti della nostra immaginazione non sono quelli della realtà.
La vita è pienamente godibile solo se illuminata da un significato superiore.
Se c'è una funzione essenziale della creazione artistica, è quella di non indorare mai la pillola, di non agghindare la favola di strepito e furore raccontata da un idiota, come Shakespeare definisce la vita.
La chiarezza morale permette di vivere a fondo la vita, di guardarla in faccia.
Essere retorici, ossia essere falsi.
Soltanto il rispetto dei valori e dei dolori che si vogliono superare consente di trascenderli; ignorarli con frettolosa sgarbatezza significa lasciarli pericolosamente fermentare nel livore represso e lasciarli incancrenire nel risentimento non risolto.
Senza un'immaginazione, pensare è impossibile.
Immaginazione non significa menzogna.
Noi possiamo amare il genere umano soltanto in determinati individui concreti, ma mediante l'uso del pensiero e dell'immaginazione possiamo renderci pronti ad aiutare coloro che hanno bisogno del nostro aiuto.
Solo l'immaginazione dell'uomo fa sì che la verità trovi un'effettiva e inalienabile esistenza. L'immaginazione, e non l'invenzione, è la suprema padrona dell'arte come della vita.
Quello che noi ci immaginiamo bisogna che sia o una delle cose già vedute, o un composto di cose o di parti delle cose altra volta vedute.
Spesso è la mancanza di immaginazione che impedisce a un uomo di soffrire troppo.
L'uomo giovine, ardente d'una immaginazione impetuosa, è raramente capace di far tacere i suoi desideri; per lui, le lezioni della morale sono ordinariamente inutili.
La maggior parte della scienza umana è una costruzione basata sull'immaginazione.
L'immaginazione è la prima fonte della felicità umana.
Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata.