La mia immaginazione è un monastero e io sono un monaco.
La vittoria ha moltissimi padri, la sconfitta è orfana.
Le note dell'amore fanno la gioia più grande.
Ci si dovrebbe sopportare un po' tutti: non c'è nessuno che non sia vulnerabile, che anzi non possa essere colto e fatto a pezzi nel suo lato debole.
L'automobile ha cambiato il nostro modo di vestire, i costumi, le abitudini, le vacanze, la forma delle nostre città, le modalità d'acquisto dei consumatori, i gusti e le posizioni nei rapporti sessuali.
Il piacere è spesso un visitatore; ma la sofferenza si attacca crudelmente e lungamente a noi.
Senza immaginazione, la paura non esiste.
Non ho mai cercato il sogno nella realtà o la realtà nel sogno. Ho permesso alla mia immaginazione di giocare liberamente senza lasciarmi sviare da essa.
L'immaginazione è più importante della conoscenza.
È che non bisognerebbe mai immaginarsi qualcosa troppo nel dettaglio perché l'immaginazione finisce per mangiarsi tutto il terreno su cui una cosa potrebbe accadere.
Ma l'immaginazione è come un incendio. E non si può spegnere mai.
L'immaginazione consiste nel vedere le cose come sono realmente, nella loro vera essenza, non quali appaiono essere. È il supremo realismo dello spirito. Il paradosso è che l'amore è sua causa ed effetto.
La vita è meravigliosa, se non se ne ha paura. Tutto quel che ci vuole è coraggio, immaginazione e un po' di soldi.
Ciascuno di noi vive nell'immaginazione altre vite, alimentate dai testi letterari e dai media. Per loro tramite tenta di porre rimedio alla limitatezza della propria esistenza.
Qualunque cosa un uomo può immaginare, altri uomini possono rendere reale.