Le soluzioni immaginarie sono il vivere e il cessare di vivere. L'esistenza è altrove.— André Breton
Le soluzioni immaginarie sono il vivere e il cessare di vivere. L'esistenza è altrove.
Due mani che si cercano sono l'essenza di tutto il domani.
Il pericolo sarebbe la forma di manifestazione della necessità esteriore che trova la sua strada verso l'inconscio umano.
L'astrologia, secondo me, è una grande signora, molto bella e venuta così da lontano che non posso fare a meno di sottomettermi al suo fascino.
Tanto va la fede alla vita (alla vita reale, s'intende, con ciò che essa ha di più precario), che alla fine questa fede si perde.
Viviamo, non come vogliamo, ma come possiamo.
Si vive come si sogna: perfettamente soli.
I cattivi vivono per mangiare e bere, mentre i buoni mangiano e bevono per vivere.
Ci sono due modi di vivere la vita. Uno è pensare che niente è un miracolo. L'altro è pensare che ogni cosa è un miracolo.
Viviamo tutti sotto il medesimo cielo, ma non tutti abbiamo lo stesso orizzonte.
Meglio combattere per qualcosa che vivere per niente.
Bisogna vivere come si pensa, altrimenti, prima o poi, si finisce col pensare come si è vissuto.
La gente dice che ciò che conta è vivere, ma io preferisco leggere.
Vivi come se dovessi morire domani e pensa come se non dovessi morire mai.
Andai nei boschi per vivere con saggezza, vivere con profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.