La bellezza sarà convulsiva o non sarà.
Le soluzioni immaginarie sono il vivere e il cessare di vivere. L'esistenza è altrove.
L'ultima cosa che mi preoccupa è di essere coerente con me stesso.
Il più bel regalo della vita è la libertà che ci lascia di andarcene a nostro piacere.
Tanto va la fede alla vita (alla vita reale, s'intende, con ciò che essa ha di più precario), che alla fine questa fede si perde.
Per le donne la bellezza è quello che per gli uomini è il denaro: potenza.
La bellezza è il dono di Dio.
Sembra che l'onesto non s'identifichi col bello.
La vera bellezza, dopotutto, consiste nella purezza del cuore.
La Bellezza è l'unica cosa contro cui la forza del tempo sia vana. Le filosofie si disgregano come la sabbia, le credenze si succedono l'una sull'altra, ma ciò che è bello è una gioia per tutte le stagioni, ed un possesso per tutta l'eternità.
La bellezza, dopo tre giorni, è tanto noiosa come la virtù.
Il criterio della verità è la bellezza.
Per me la bellezza è il miracolo dei miracoli. Non vi sono che gli esseri superficiali che non giudicano dalle apparenze. Il vero mistero del mondo è il visibile, non l'invisibile.
Platone descriveva l'incontro con la bellezza come un corto circuito che ci proietta fuori dal nostro quotidiano, una scossa anche dolorosa di saudade che squarcia il solito orizzonte e ci spinge a desiderare qualcosa che non conosciamo ma di cui misteriosamente abbiamo bisogno.
Ho sognato la bellezza per lo più a occhi aperti. Ho sognato di diventare tanto bella da far voltare le persone che mi vedevano passare.