L'uomo impara sempre a vivere quando è troppo tardi.— Alda Merini
L'uomo impara sempre a vivere quando è troppo tardi.
Ogni uomo della vita mia era il verso di una poesia perduto, straziato, raccolto, abbracciato. Ogni amore della vita mia e cielo e voragine e terra che Maggio per vivere ancora.
La verità è sempre quella, la cattiveria degli uomini che ti abbassa e ti costruisce un santuario di odio dietro la porta socchiusa.
La miglior vendetta? La felicità. Non c'è nulla che faccia più impazzire la gente che vederti felice.
S'anche ti lascerò per breve tempo, solitudine mia, se mi trascina l'amore, tornerò, stanne pur certa; i sentimenti cedono, tu resti.
Il grado di libertà di un uomo si misura dall'intensità dei suoi sogni.
Non è possibile vivere felicemente senza anche vivere saggiamente, bene e giustamente; né saggiamente e bene e giustamente senza anche vivere felicemente. A chi manchi ciò da cui deriva la possibilità di vivere saggiamente, bene, giustamente, manca anche la possibilità di una vita felice.
Il male di vivere è forse la sola ragione per vivere, in quanto segno del progresso del pensiero e della coscienza. La grandezza dell'uomo, in fondo, sta anche nelle sue ferite.
Viviamo tutti sotto lo stesso cielo, ma non tutti abbiamo il medesimo orizzonte.
Gli uomini traggono maggior vantaggio dal permettere a ciascuno di vivere come gli sembra meglio che dal costringerlo a vivere come sembra meglio agli altri.
Tutti gli uomini vogliono vivere, ma nessuno sa perché vive.
Se sei triste e vorresti morire, pensa a chi è triste e vorrebbe vivere ma sa di dover morire.
Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere.
Viviamo in un secolo di urlatori, in cui anche la crociata contro l'urlo non si può fare che urlando.
Sforziamoci di vivere in modo tale che quando moriremo perfino il becchino ne sia addolorato.
Dovremmo vivere semplicemente, in modo che altri possano semplicemente vivere.