Compito dell'immaginazione è la redenzione della realtà.
L'uomo preferisce discolparsi con la colpa altrui piuttosto che con la propria innocenza.
Le civiltà muoiono per l'indifferenza verso i valori peculiari che le fondano.
L'uomo non è padrone della propria intelligenza: ne riceve semplicemente le visite.
Rassegnarsi all'errore è il principio della saggezza.
Nei Paesi borghesi come in terra comunista l'"evasione dalla realtà" è deplorata in quanto vizio solitario, perversione debilitante e abietta. Tale "evasione" è la fugace visione di splendori perduti e la probabilità di un verdetto implacabile sulla società attuale.
La vita è meravigliosa, se non se ne ha paura. Tutto quel che ci vuole è coraggio, immaginazione e un po' di soldi.
Qualunque cosa un uomo può immaginare, altri uomini possono rendere reale.
Soltanto l'estrema debolezza dell'immaginazione giustifica che ci si debba muovere per sentire.
La mente stessa è una stanza talmente smisurata e labirintica che ci fa immaginare le cose più grandi di quelle che sono in realtà.
Se ti eserciterai ad essere immaginario per qualche tempo, capirai che i personaggi immaginari sono talora più reali delle persone con un corpo e i battiti cardiaci.
L'immaginazione è una qualità che è stata concessa all'uomo per compensarlo di ciò che egli non è, mentre il senso dell'umorismo gli è stato dato per consolarlo di quel ch'egli è.
La maggior parte della scienza umana è una costruzione basata sull'immaginazione.
Non ho mai cercato il sogno nella realtà o la realtà nel sogno. Ho permesso alla mia immaginazione di giocare liberamente senza lasciarmi sviare da essa.
Gli effetti dell'immaginazione derivano dalla costituzione o del Corpo o della Mente.
Il rimpianto è il vano pascolo di uno spirito disoccupato. Bisogna soprattutto evitare il rimpianto occupando sempre lo spirito con nuove sensazioni e con nuove immaginazioni.