Vivere è ricordarsi.
La filosofia è utile per consolarci della sua inutilità.
Se riesci a ricordare gli anni Sessanta vuol dire che non li hai vissuti veramente.
Non si può dire di aver vissuto se prima non si è provato ciò che è proibito.
Non posso farmi condizionare dalle regole. Io vivo le mie emozioni. C'è solo un vero piacere quello di vivere.
Nessuno può vivere felice se bada solo a sé stesso, se volge tutto al proprio utile: devi vivere per il prossimo, se vuoi vivere per te.
Quanto più s'impara a non vivere più in istanti, bensì in anni, tanto più nobili si diventa. L'irrequietezza affannosa, il meschino affaccendarsi dello spirito diventano attività grande, tranquilla, semplice e vasta, e subentra la magnifica pazienza.
Viviamo tutti sotto il medesimo cielo, ma non tutti abbiamo lo stesso orizzonte.
Metà del mondo non sa come vive l'altra metà.
Si vive una sola volta. E qualcuno neppure una.
Imparare a lasciar vivere chi non ha altro da fare.
Non v'è amore per la vita senza disperazione di vivere.