Chi vive contento di niente possiede ogni cosa.
Torna a riprendere venti volte la tua opera, rifiniscila incessantemente e torna a rifinirla.
Di tutti gli animali che si innalzano in aria, che camminano sulla terra, o nuotano nel mare, da Parigi al Perù, dal Giappone a Roma, l'animale più stupido, a mio parere, è l'uomo.
L'uomo più saggio è colui che non crede affatto di esserlo.
Nulla è bello tranne il vero: il vero soltanto è amabile.
Ancor prima che a scrivere, imparate a pensare.
Quanto più s'impara a non vivere più in istanti, bensì in anni, tanto più nobili si diventa. L'irrequietezza affannosa, il meschino affaccendarsi dello spirito diventano attività grande, tranquilla, semplice e vasta, e subentra la magnifica pazienza.
Non vive colui che non desidera altro che di vivere.
Vivere è una malattia a cui il sonno viene una volta al giorno a recare un po' di sollievo. Questo però è solo un palliativo: il rimedio è la morte.
Si vive in un'epoca in cui solo gli ottusi sono presi sul serio, e io vivo nel terrore di non essere frainteso.
Vivere è ricordarsi.
Nessuno s'accorga che tu sei vissuto.
Confesso che ho vissuto.
Non era triste che la maggior parte delle persone si dovesse ammalare per rendersi conto che è bello vivere?
Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente equivale a non vivere. Ma devi tentare, perché se non hai tentato non hai mai vissuto.
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. Leggete per vivere.