La morale effeminata è la morale dei deboli.
Tutti son buoni a far gli eroi con la pelle degli altri.
Mi tagliai profondamente la mano, e la vista del mio sangue mi fece rimanere assorto e felice.
Ho orrore del sangue. Da ragazzo immaginavo che le statue fossero fatte come noi, e avessero le vene gonfie di sangue. Andavo a incidere con un temperino le braccia ai putti di Donatello, per farne uscire il sangue da quella pelle morbida e bianca.
Maniere, sguardi, vestiti troppo nuovi e con colori troppo vivi destano sospetto in un mondo troppo vecchio al quale l'autenticità non è mai data dalla novità.
Qualsiasi governo ha il diritto di costringere, pur con la forza, i cittadini a compiere un'azione utile alla collettività: a condizione, però, che li possa e li sappia costringere.
La ricerca esclusiva dell'avere diventa un ostacolo alla crescita dell'essere e si oppone alla sua vera grandezza: per le nazioni come per le persone, l'avarizia è la forma più evidente del sottosviluppo morale.
L'entusiasmo non è altro che ubriachezza morale.
Le aspirazioni della morale della modernità a un'universalità affrancata da qualsiasi particolarità è un'illusione.
La moralità consiste nel sospettare gli altri di non essere legalmente sposati.
La politica coincide dunque con la morale? Penso che politica e morale abbiano fondamenti distinti. I loro territori confinano ma non coincidono. Spesso addirittura morale e politica confliggono e si scontrano.
- Zio Cardellino, che cosa è la morale? - È una cosa molto bella che però, certe volte, può far diventare molto cattivi.
La morale è semplicemente l'atteggiamento che adottiamo nei confronti di individui che, personalmente, non ci piacciono.
Le donne rappresentano il trionfo della materia sullo spirito; gli uomini rappresentano il trionfo dell'intelletto sulla morale.
Conosco molti furfanti che non fanno i moralisti, ma non conosco nessun moralista che non sia un furfante.
Nella morale come nell'arte, nulla è dire, tutto è fare.