Il moralista deve rinascere ogni volta. L'artista, una volta per tutte.
La differenza tra gli psichiatri e gli altri psicopatici è un po' come il rapporto tra follia convessa e follia concava.
Che tortura, questa vita in società! Capita che uno sia così premuroso da offrirmi del fuoco e allora, per essere premuroso con lui, mi devo tirar fuori di tasca una sigaretta.
La morale è la tendenza a buttare via il bambino con l'acqua del bagno.
In principio era la copia per recensione, e uno la riceveva dall'editore. Poi scriveva una recensione. Poi scriveva un libro, che l'editore riceveva e rispediva come copia per recensione. Il prossimo a cui arrivava faceva lo stesso. Così è nata la letteratura moderna.
Megalomania non è considerarsi più di quello che si è, ma considerarsi per quello che si è.
La suggestione di essere artisti spesso lo fa diventare.
Un artista vive sempre in fuga, ma non in fuga da se stesso o dalla realtà, vive in fuga dai posti di blocco del conservatorismo, dall'omologazione, dall'ipocrisia.
Nessun artista è mai morboso. L'artista può esprimere qualsiasi cosa.
Ciò che fa artista l'artista non è lo sperimentare in sé i problemi come tali, ma il risolverli artisticamente.
Un artista è uno che è riuscito a trasformare dei difetti caratteriali in qualità professionali.
Gli artisti veramente superiori giudicano senza pregiudizi di scuole, di nazionalità, di tempo. Se gli artisti del Nord e del Sud hanno tendenze diverse, è bene siano diverse.
L'artista deve amare la vita e mostrarci quanto è bella. Senza di lui potremmo dubitarne.
Non c'è bisogno che un artista sia un prete o un fabbriciere, ma certo egli deve avere un cuore affettuoso per gli altri uomini.
L'artista è l'unico che racconta le cose senza strumentalizzarle, perché non ne ha bisogno.
Il vero artista è uno che crede profondamente in sé stesso, perché è profondamente sé stesso.