Il tocco supremo dell'artista, sapere quando fermarsi.— Arthur Conan Doyle
Il tocco supremo dell'artista, sapere quando fermarsi.
Le donne agiscono per motivi imperscrutabili. Il loro gesto più banale può significare volumi, o la loro condotta più straordinaria può dipendere da una forcina o un ferro da ricci.
È un errore enorme teorizzare a vuoto. Senza accorgersene, si comincia a deformare i fatti per adattarli alle teorie, anziché il viceversa.
I cani non si sbagliano mai.
La vita non è forse tutta patetica e inutile? Raggiungiamo qualcosa, l'afferriamo. E alla fine, cosa ci resta in mano? Un'ombra. O peggio che un'ombra l'infelicità.
È proprio vero che la violenza ricade sul violento, e il cacciatore finisce nella trappola che ha preparato per la sua preda.
Il temperamento artistico è una malattia che affligge i dilettanti.
L'individuo, il grande artista, quando viene, adopera tutto ciò che si è scoperto o conosciuto nella sua arte fino a quel momento e poi va oltre ciò che è stato fatto e conosciuto e crea qualcosa di suo.
Il blocco non parteggia per lo scultore, è contro di lui.
Il progresso di un artista è un continuo sacrificio di sé, una continua estinzione della personalità.
Il vero artista crea, copiando.
I soli artisti che io abbia conosciuto come piacevoli personalità erano i cattivi artisti. I buoni artisti esistono semplicemente per ciò che essi fanno, per conseguenza non interessa affatto ciò che essi sono.
Ogni artista non ha a disposizione soltanto la propria intelligenza, ma anche quella dei suoi amici.
Gli artisti che cercano la perfezione in tutto sono quelli che non la raggiungono in nulla.
Il mondo ha molti re e un sol Michelangelo.
L'artista deve amare la vita e mostrarci quanto è bella. Senza di lui potremmo dubitarne.