Il tocco supremo dell'artista - sapere quando fermarsi.— Arthur Conan Doyle
Il tocco supremo dell'artista - sapere quando fermarsi.
L'affabilità di certa gente è assai più pericolosa della violenza di individui meno raffinati.
Le informazioni di prima mano sono sempre le migliori.
Il crimine è una cosa comune. La logica è rara. Tuttavia è sulla logica che si dovrebbe insistere.
Il genio si rivela per la cura con cui affronta i particolari.
Non c'è nulla di così ingannevole come un fatto ovvio.
Nessun grande artista vede mai le cose come sono veramente. Se lo facesse, smetterebbe di essere un artista.
Da secoli, solo l'artista è riuscito a staccare l'idea di lavoro dall'idea di profitto. E non tutti gli artisti sono capaci di questa dissociazione di concetti.
Fra tutti i tipi dell'essere umano, soltanto l'artista si assume la responsabilità di dire che non può lavorare.
Il moralista deve rinascere ogni volta. L'artista, una volta per tutte.
Gli artisti sono pochi, passano inosservati o derisi; gli uomini impongono loro una corona di spine, il cielo prepara ad essi una corona di stelle.
La frequentazione quotidiana dei musei, delle biblioteche e delle accademie è, per gli artisti, altrettanto dannosa che la tutela prolungata dei parenti per certi giovani ebbri del loro ingegno e della loro volontà ambiziosa.
L'artista ignora le simpatie etiche. Per un artista una predilezione etica costituisce un imperdonabile peccato di stile.
Raramente un artista è stato un eroe. Più spesso vive isolato e come timidissimo coniglio.
La dignità dell'artista sta nel suo dovere di tener vivo il senso di meraviglia nel mondo.