Il tocco supremo dell'artista - sapere quando fermarsi.
È un errore confondere ciò che è strano con ciò che è misterioso.
Non è bello avanzare sospetti quando non si hanno prove.
È la stupidità piuttosto che il coraggio che ti fa negare il pericolo anche quando lo hai davanti.
Cosa importano alla massa, la grande massa incapace di osservazione, che non saprebbe riconoscere un castoro dai denti o un compositore dal suo pollice sinistro, le sottigliezze dell'analisi e della deduzione!
Non si finisce mai d'imparare. Il campo della nostra esperienza è tutta una serie di lezioni, di cui l'ultima è la più importante.
Artista è soltanto chi sa fare della soluzione un enigma.
Fra tutti i tipi dell'essere umano, soltanto l'artista si assume la responsabilità di dire che non può lavorare.
Bisogna essere un uomo vivo e un artista postumo.
L'autore nella sua opera dovrebbe essere come Dio nell'universo, presente ovunque e visibile da nessuna parte.
Gli artisti sono grandi maghi che rendono gli oggetti laggieri come ombre, e se li appropriano, e li fanno creature della loro immaginazione e della loro impressione.
I dati della vita non contano per l'artista, non sono per lui che un'occasione di mettere a nudo il suo genio.
L'artista deve amare la vita e mostrarci quanto è bella. Senza di lui potremmo dubitarne.
Il progresso di un artista è un continuo sacrificio di sé, una continua estinzione della personalità.
Come artista, un uomo non ha altra patria in Europa che Parigi.
Le arti, comprese la poesia e la letteratura, dovrebbero essere insegnate dagli artisti che le praticano, non da sterili professori.