Il modo migliore per recitare una parte è quello di viverla.
La vita non è forse tutta patetica e inutile? Raggiungiamo qualcosa, l'afferriamo. E alla fine, cosa ci resta in mano? Un'ombra. O peggio che un'ombra l'infelicità.
Il vecchio cavallo ha trascinato un pesante carico in questa pesante strada, ma è ancora capace di lavorare.
Non vi sono sciocchi così molesti quanto quelli che hanno dello spirito.
Le piccole cose sono di gran lunga le più importanti.
Sono contento che nessuno mi abbia insegnato a recitare: perché così, non sapendo recitare, recito benissimo.
Recitare è una cosa da barboni. Smettere, un atto di maturità.
Nelle recite a soggetto, che siano fatte per il regista o per lo psicanalista, non assistiamo né alla vittoria del poeta né a quella degli attori, ma forse alla sconfitta di tutti; e siccome la sconfitta ci piace, continuiamo.
Recitare è un piacevole lavoro per bambini: pretendi di essere qualcun altro vendendo te stesso.
Recitare non è molto diverso da una malattia mentale: un attore non fa altro che ripartire la propria persona con altre. È una specie di schizofrenia.
Recitare è la meno misteriosa di tutte le arti. Ogni volta che vogliamo qualcosa da qualcuno o quando vogliamo nascondere qualcosa o fingiamo, stiamo recitando. La maggior parte delle persone lo fa tutto il giorno.
Recitare è l'espressione di un impulso neurale. È una vita noiosa.
Recita come un cane. Ma tutti i cani che ho visto recitare erano bravissimi.
Non fa bene al morale assistere a una cattiva recitazione.
Non credo che si possa insegnare a recitare. Ho visto persone intelligenti fallire miseramente e individui piuttosto ottusi recitare benissimo. Ma per recitare occorre essenzialmente del sentimento.