Il modo migliore per recitare una parte è quello di viverla.— Arthur Conan Doyle
Il modo migliore per recitare una parte è quello di viverla.
Bisognerebbe sempre cercare una possibile alternativa, ed eliminarla. È la prima regola per un investigatore.
Il tocco supremo dell'artista, sapere quando fermarsi.
Cosa importano alla massa, la grande massa incapace di osservazione, che non saprebbe riconoscere un castoro dai denti o un compositore dal suo pollice sinistro, le sottigliezze dell'analisi e della deduzione!
Sono proprio le soluzioni più semplici quelle che in genere vengono trascurate.
Quando si premedita freddamente un delitto, si premeditano freddamente anche i sistemi per celarlo.
Recitare è entrare nel personaggio e uscire, entrare e uscire, avanti e indietro, e non vorrei andare oltre in questa similitudine.
Credo che la recitazione, in senso assoluto, abbia a che fare proprio con il tempo, e il suo trascorrere.
Non fa bene al morale assistere a una cattiva recitazione.
Recitare è una cosa da barboni. Smettere, un atto di maturità.
Nelle recite a soggetto, che siano fatte per il regista o per lo psicanalista, non assistiamo né alla vittoria del poeta né a quella degli attori, ma forse alla sconfitta di tutti; e siccome la sconfitta ci piace, continuiamo.
Non credo che si possa insegnare a recitare. Ho visto persone intelligenti fallire miseramente e individui piuttosto ottusi recitare benissimo. Ma per recitare occorre essenzialmente del sentimento.
Sono contento che nessuno mi abbia insegnato a recitare: perché così, non sapendo recitare, recito benissimo.
Recitare è la meno misteriosa di tutte le arti. Ogni volta che vogliamo qualcosa da qualcuno o quando vogliamo nascondere qualcosa o fingiamo, stiamo recitando. La maggior parte delle persone lo fa tutto il giorno.
Recita come un cane. Ma tutti i cani che ho visto recitare erano bravissimi.