Spesso l'immaginazione è la madre della verità.— Arthur Conan Doyle
Spesso l'immaginazione è la madre della verità.
Quella dell'investigazione è, o dovrebbe essere, una scienza esatta e andrebbe quindi trattata in maniera fredda e distaccata.
Quando un medico volge il suo intelletto al male è il peggiore dei criminali: ha il sangue freddo e ha la conoscenza.
Cosa importano alla massa, la grande massa incapace di osservazione, che non saprebbe riconoscere un castoro dai denti o un compositore dal suo pollice sinistro, le sottigliezze dell'analisi e della deduzione!
Tutti abbiamo qualche occasione perduta da rimpiangere.
Chi si dedica a letture occasionali, raramente possiede una cultura molto rigorosa.
L'amore è una tela fornita dalla Natura e abbellita dall'immaginazione.
Sappi che tu sei immaginazione, e la totalità di ciò che percepisci - che dici essere non-io - è immaginazione nell'Immaginazione.
È che non bisognerebbe mai immaginarsi qualcosa troppo nel dettaglio perché l'immaginazione finisce per mangiarsi tutto il terreno su cui una cosa potrebbe accadere.
Alcuni resistono aggrappati all'orlo dell'immaginazione.
Qualunque cosa un uomo può immaginare, altri uomini possono rendere reale.
Ciascuno di noi vive nell'immaginazione altre vite, alimentate dai testi letterari e dai media. Per loro tramite tenta di porre rimedio alla limitatezza della propria esistenza.
Riesco quasi sempre a cavalcare sia la realtà che l'immaginazione. La mia realtà ha bisogno dell'immaginazione come una lampadina ha bisogno della presa. La mia immaginazione ha bisogno della realtà come un cieco ha bisogno del suo bastone.
Le soluzioni immaginarie sono il vivere e il cessare di vivere. L'esistenza è altrove.
I limiti della nostra immaginazione non sono quelli della realtà.
La conoscenza è limitata, l'immaginazione abbraccia il mondo.