Tutto ciò che può essere immaginato è reale.— Pablo Picasso
Tutto ciò che può essere immaginato è reale.
Non dipingo ciò che vedo, dipingo ciò che penso.
I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni.
Dio in realtà non è che un altro artista. Egli ha inventato la giraffa, l'elefante e il gatto. Non ha un vero stile: non fa altro che provare cose diverse.
Non c'è passato né futuro in arte. Se un'opera d'arte non può vivere sempre nel presente, non se ne deve assolutamente tener conto.
Attraverso l'arte noi esprimiamo la nostra concezione di ciò che la natura non è.
Il malato più incurabile è quello immaginario.
È che non bisognerebbe mai immaginarsi niente molto in dettaglio, perché l'immaginazione finisce per mangiarsi tutto il terreno su cui una cosa potrebbe succedere.
Spesso è la mancanza di immaginazione che impedisce a un uomo di soffrire troppo.
L'immaginazione ha il volo dell'angelo e del lampo: varca i mari dove noi rischiammo di naufragare, le tenebre in cui si perdettero le nostre illusioni, i pregiudizi in cui fu sommersa la nostra felicità.
La conoscenza non è niente, l'immaginazione è tutto.
Non immaginare le cose come le giudica il prepotente o come egli vuole che tu le giudichi, ma sappile vedere come effettivamente sono.
L'immaginazione al potere. Ma quale immaginazione accetterà di restarvi?
Non esiste modo migliore di esercitare l'immaginazione che lo studio della legge. Nessun poeta mai interpreterà la natura così liberamente come un avvocato la verità.
Noi tutti, vedenti e non vedenti, ci differenziamo gli uni dagli altri non per i nostri sensi, ma nell'uso che ne facciamo, nell'immaginazione e nel coraggio con cui cerchiamo la conoscenza al di là dei sensi.
La mia immaginazione non può figurarsi una felicità più bella di continuare a vivere per l'arte.