Recitare è una cosa da barboni. Smettere, un atto di maturità.— Marlon Brando
Recitare è una cosa da barboni. Smettere, un atto di maturità.
Il beneficio principale che ho tratto dall'essere un attore sono i soldi che uso per pagarmi la psicoanalisi.
Recitare è l'espressione di un impulso neurale. È una vita noiosa.
L'attore è un tizio che se non stai parlando di lui non ti ascolta.
Recitare è la meno misteriosa di tutte le arti. Ogni volta che vogliamo qualcosa da qualcuno o quando vogliamo nascondere qualcosa o fingiamo, stiamo recitando. La maggior parte delle persone lo fa tutto il giorno.
In nessun'altra attività si guadagna così tanto facendo scemenze.
Sono contento che nessuno mi abbia insegnato a recitare: perché così, non sapendo recitare, recito benissimo.
Il modo migliore per recitare una parte è quello di viverla.
Recita come un cane. Ma tutti i cani che ho visto recitare erano bravissimi.
Non siamo mai così poco liberi come quando tentiamo di recitare.
Recitare non significa aggiungere qualcosa al testo. Al contrario, si toglie qualcosa.
Recitare è entrare nel personaggio e uscire, entrare e uscire, avanti e indietro, e non vorrei andare oltre in questa similitudine.
Credo che la recitazione, in senso assoluto, abbia a che fare proprio con il tempo, e il suo trascorrere.
Non fa bene al morale assistere a una cattiva recitazione.
Recitare non è molto diverso da una malattia mentale: un attore non fa altro che ripartire la propria persona con altre. È una specie di schizofrenia.