Non c'è niente di eroico nel vile infierire su chi è più debole.— Dacia Maraini
Non c'è niente di eroico nel vile infierire su chi è più debole.
La memoria è la continuità del tempo, permette alla conoscenza di proseguire.
La giustizia è fatta di distacco, comprensione, giudizio, non di ritorsione e regolamento di conti.
Lo sguardo alle volte può farsi carne, unire due persone più di un abbraccio.
È sempre per un soprassalto dell'immaginazione che si diventa gelosi.
L'amore è una cinciallegra che vola e non riesci a fermarla, nemmeno a metterle il sale sulla coda.
Nell'apparente indigenza di quel particolare, trova appoggio una forza più ampia che, senza quella debolezza, non starebbe in piedi.
Quando una balena non sta più a galla anche le sardine la prendono a calci in culo.
Non basta trarre in salvo i deboli, ma dopo bisogna anche sorreggerli.
La storia delle donne è la storia della peggior forma di tirannia mai vista al mondo. La tirannia del più debole sul più forte. È la sola tirannia che duri.
Nello sviluppo di ogni sottile forza morale vi è uno stadio primitivo nel quale essa indebolisce l'anima di cui sarà forse un giorno la piú audace esperienza.
Quando fumi erba conosci meglio te stesso. Tutte le tue debolezze e le tue nefandezze sono rivelate dall'erba che ti dà un'immagine più limpida di te stesso.
L'odio è, considerato intellettualmente, la negazione eterna. Considerato dal punto di vista delle emozioni è una forma di atrofia, e uccide tutto tranne sé stesso.
Ci si può mettere qui in pizzeria a forgiare aforismi sotto la spinta non di un'illuminazione ma di un singhiozzo da birra. È sempre stata la debolezza dell'intellettuale creativo piegare un rutto che non viene all'intelligenza che deborda.
La conoscenza di una debolezza avvicina di più che non la conoscenza di una virtù.
Trovare per ognuno il punto debole è l'arte di piegare a proprio talento le altrui volontà.