Non conviene che il debole abbia lingua audace.
È la fatica dell'uomo che nutre l'ozio alle donne.
Non è saggio chi sa molte cose, ma chi sa cose utili.
Fatti coraggio: il colmo della sventura non durerà a lungo.
Una buona fortuna è un dio tra gli uomini, è più di una divinità stessa.
Chi spontaneamente, senz'esservi costretto, si comporta con giustizia, non sarà infelice, né mai lo coglierà totale rovina.
La fortuna aiuta gli audaci.
Il talento, è l'audacia, lo spirito libero, le idee ampie.
Tutte le scelte audaci partono da dentro.
La fortuna aiuta gli audaci, il pigro si ostacola da solo.
I pertinaci sono i sublimi. Chi è soltanto audace non ha che un impulso; chi è soltanto valoroso non ha che un temperamento; chi è soltanto coraggioso non ha che una virtù; l'ostinato nel vero ha la grandezza.
Competitività significa non tirarsi indietro quando bisogna regolare i conti con qualcuno; significa non sfuggire al confronto, reggere il conflitto e non voltare le spalle per convenienza.
In amore, come nella vita, chi parte per primo vince due volte, ricordatevelo.
Un uomo che si comporta in modo audace viene considerato romantico, una donna invece disperata o pazza.
Troppe volte, a grattare una donna spericolata, si scopre una ragazzetta spaurita.
Nel dire il ver sia la tua lingua audace.
La libertà è la latitudine che il potente decide di concedere al debole.
La maternità non è adatta per le deboli di cuore. Rane, ginocchia scorticate e gli insulti delle ragazzine sono fuori dalla portata delle deboli.
Si tradisce più spesso per debolezza che per deliberato disegno di tradire.
L'amore dei poveri è il più fragile: o il mosaico delle anime combacia perfettamente o tutto si frantuma e disperde, e l'amore diventa abbrutimento, diventa disperazione, diventa odio, ed anche tragedia.
La mia debolezza... Qual è la mia debolezza? Dovrei pensarci. Probabilmente avrei lo stesso problema nel rispondere se mi chiedeste qual è la mia forza. E forse sono la stessa cosa.
La guerra più difficile per l'essere umano è la guerra contro se stesso. La storia è piena di uomini e di donne che hanno vinto il mondo ma che sono crollati di fronte a loro stessi e alle loro debolezze.
Il debole dubita prima di prendere una decisione; il forte dopo averla presa.
Oltre il linguaggio, l'abisso. È questa forse l'incognita della debolezza che conosciamo nei padri e forse l'ereditiamo?
Se tutti fossero gentili e contenti come pecore, tutti sarebbero altrettanto deboli e inutili.
Avete il potere, il rango, il comando, l'influenza; noi abbiamo la ricchezza, la fonte sia della nostra forza che della nostra debolezza.
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