Il sarcasmo è il rifugio dei deboli.— Jean-Paul Sartre
Il sarcasmo è il rifugio dei deboli.
Il lavoro migliore non è quello che ti costerà di più, ma quello che ti riuscirà meglio.
Il mondo può benissimo fare a meno della letteratura. Ma ancor di più può fare a meno dell'uomo.
Anche il povero ha una precisa funzione nella vita sociale: permettere al ricco l'esercizio della generosità.
Quando Dio tace, gli si può far dire quello che si vuole.
L'uomo è una passione inutile.
Se le radici del sorbo sono poco profonde, l'albero non riesce a sostenere la chioma.
La capacità e la costanza sono le armi della debolezza.
Sì come ogni regno in sé diviso è disfatto, così ogni ingegno diviso in diversi studi si confonde e indebolisce.
Se la propria forza consiste solo nella debolezza altrui, si vive nella paura.
Bisogna portare la responsabilità delle proprie debolezze.
Nessuno è tanto debole da non sperare di poter punire anche un uomo potentissimo: a nuocere siamo bravi tutti.
Mi sento incatenata, e nello stesso tempo mi sento così debole che queste catene mi sembrano un sostegno, e ho paura di spezzarle.
L'ostinazione è l'unica forza del debole... e una debolezza in più.
Non bisogna mai fare società con i più forti e i più furbi perché il debole o l'ingenuo ne uscirà sempre con le ossa rotte.
Dio è la speranza del forte, e non la scusa del vile. Noi siamo tutti impastati di debolezze e di errori: perdonarci reciprocamente le nostre balordaggini è la prima legge di natura.