La saggezza si conquista attraverso la sofferenza.
Il bene pubblico è interesse dell'uomo: guai se decide la donna.
Chi spontaneamente, senz'esservi costretto, si comporta con giustizia, non sarà infelice, né mai lo coglierà totale rovina.
Il più saggio dei saggi può errare.
La bilancia della giustizia improvvisa oscura alcuni nella luce del giorno; altri attende nell'ora che il sole incontra la tenebra, e li copre l'affanno; altri avvolge una notte senza fine.
Non c'è nulla di certo nella vita di un uomo, tranne questo: che egli deve perderla.
Non dando ascolto a me, ma alla ragione, è saggio ammettere che tutto è uno.
Se comandi saggiamente, verrai obbedito gioiosamente.
Ciò che io sono è un nulla; questo procura a me e al mio genio la soddisfazione di conservare la mia esistenza al punto zero, tra il freddo e il caldo, tra bene e male, tra la saggezza e la stupidaggine, tra qualche cosa e il nulla come un semplice forse. Paradossale è la condizione umana.
Anche in uno stato oppresso c'è la possibilità per un uomo saggio di manifestarsi, e in uno fiorente e felice regnano la sfrontatezza l'invidia e mille altri vizi che rendono inerti.
Gli sciocchi agiscono distrattamente. Il saggio invece custodisce l'attenzione come il suo tesoro più prezioso.
Saggio è chi pensa. L'arbitro non può essere saggio. Deve essere impulsivo. Deve decidere in tre decimi di secondo.
Il silenzio è pieno di saggezza e arguzia potenziale come il marmo grezzo di una grande scultura.
Mantenere le distanze da una persona ignorante equivale a stare in compagnia di un saggio.
La scienza è conoscenza organizzata. La saggezza è vita organizzata.