Non è la tentazione che è forte, sono io che sono debole.— Charles de Foucauld
Non è la tentazione che è forte, sono io che sono debole.
Il mio apostolato deve essere quello della bontà.
Pensa che devi morire martire, spogliato di tutto, steso per terra, nudo, irriconoscibile, coperto di sangue e ferite, violentemente e dolorosamente ucciso e desidera che questo avvenga subito.
Il regno del cielo è per noi, è pronto per noi. Non attacchiamoci dunque alle cose della terra, che assomigliano così poco a un regno. Che pazzia attaccarci a questo, noi re, noi possessori del regno celeste!
Dio si serve dei venti contrari per condurci in porto.
Quando una balena non sta più a galla anche le sardine la prendono a calci in culo.
Più forte indebolendosi, diventa l'uomo più saggio, mentre si approssima all'eterno passaggio.
L'ingratitudine è sempre una forma di debolezza. Non ho mai visto che uomini eccellenti fossero ingrati.
La capacità e la costanza sono le armi della debolezza.
Non scoprire la debolezza è l'artificio della forza.
Ho incontrato la contorta schiavitù, che fa muovere per paura la lingua dei deboli, spingendoli a dire cose che non sentono, cosicché essi fingono di meditare sulla loro condizione mentre, in realtà, sono soltanto sacchi vuoti che persino un bambino può ripiegare o appendere.
Gli uomini sanno che le donne sono superiori a loro, e quindi scelgono le più deboli o le più ignoranti. Se non la pensassero così, non avrebbero mai paura delle donne che ne sanno tanto quanto loro.
L'astuzia è l'arte di celare i nostri difetti, e di scoprire le debolezze degli altri.
Che è mai l'uomo? Il coraggio fu sempre dominatore dell'universo perché tutto è debolezza e paura.
La libertà è la latitudine che il potente decide di concedere al debole.