Dio si serve dei venti contrari per condurci in porto.
Non è la tentazione che è forte, sono io che sono debole.
Pensa che devi morire martire, spogliato di tutto, steso per terra, nudo, irriconoscibile, coperto di sangue e ferite, violentemente e dolorosamente ucciso e desidera che questo avvenga subito.
Il mio apostolato deve essere quello della bontà.
Il regno del cielo è per noi, è pronto per noi. Non attacchiamoci dunque alle cose della terra, che assomigliano così poco a un regno. Che pazzia attaccarci a questo, noi re, noi possessori del regno celeste!
La gloria di colui che tutto move per l' universo penetra e risplende in una parte più e meno altrove.
Finché non abbiamo incontrato Dio, finché non siamo uno sguardo di amore per Lui, Dio è come un falso Dio.
Con quanti nomi puoi chiamare Dio? Puoi chiamarlo in mille maniere: Dio, Visnù, Budo, Ernesto, Carisma, Giove, Allah. Tanto non ti risponde.
Dio in realtà non è che un altro artista. Egli ha inventato la giraffa, l'elefante e il gatto. Non ha un vero stile: non fa altro che provare cose diverse.
Il credente: Io sono un credente, signore, afflitto dal dubbio che Dio non esista. L'ateo: Io, peggio. Sono un ateo, signore, afflitto dal dubbio che Dio, invece, esista realmente. È terribile.
Vivere in incognito, come Dio.
Non bisogna giudicare Dio da questo mondo, perché è soltanto uno schizzo che gli è riuscito male.
Con la sua onnipotenza Dio ha deciso non solo di non esistere, ma anche di non essere mai esistito.
Se Dio ha fatto questo mondo, io non vorrei essere Dio; l'estrema miseria del mondo mi dilanierebbe il cuore.
Quando si incontra Dio, la prima scoperta è l'insignificanza di tutte le cose che anche oggi i cristiani, esclusi ovviamente i santi, prendono così ridicolmente sul serio.