Trovo inaccettabile che la violenza costituisca la base di alcune delle nostre abitudini alimentari.— Dalai Lama
Trovo inaccettabile che la violenza costituisca la base di alcune delle nostre abitudini alimentari.
L'educazione, la gentilezza, la pazienza e la compassione sembrano spesso essere state parte solo di un nostro passato mitico.
Il nostro atteggiamento verso la sofferenza è assai importante, perchè può influire sulla capacità di affrontare il dolore quando questo si presenta.
Nutrire la consapevolezza interiore, l'introspezione e il ragionamento è più efficace che meditare e pregare.
Quello che davvero muove la nostra vita è la felicità.
L'amore totale si fonda non sull'attaccamento, ma sull'altruismo, che costituisce la risposta più efficace alla sofferenza.
Nessuno può essere costretto dalla violenza o dalle leggi ad essere felice; per conseguire tale stato sono invece necessari un'amorevole e fraterna esortazione, una buona educazione e soprattutto un personale e libero giudizio.
Meglio essere violenti, se c'è violenza nel nostro cuore, che indossare il manto della non-violenza per coprire l'impotenza.
La violenza che ci facciamo per rimanere fedeli a coloro che amiamo, non è meglio di un'infedeltà.
La violenza contro le donne è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani.
Ad ogni sistema autocratico fondato sulla violenza fa sempre seguito la decadenza, perché la violenza attrae inevitabilmente. Il tempo ha dimostrato che a dei tiranni illustri succedono sempre dei mascalzoni.
La non-violenza è il primo articolo della mia fede. È anche l'ultimo articolo del mio credo.
I bambini esposti a violenza domestica mostrerebbero gli stessi cambiamenti al livello cerebrale dei veterani di guerra.
L'uomo deve elaborare per ogni conflitto umano un metodo che rifiuti la vendetta, l'aggressione, la rappresaglia. Il fondamento di un tale metodo è l'amore.
Violentare le coscienze è un grave danno fatto all'uomo. È il più doloroso colpo inferto alla dignità umana. È, in un certo senso, peggiore dell'infliggere la morte fisica, dell'uccidere.
Nonviolenza e viltà sono termini in contraddizione. La nonviolenza è la più grande virtù, la viltà il più grande vizio. La nonviolenza scaturisce dall'amore, la viltà dall'odio. La nonviolenza subisce sempre, la viltà infligge sempre la sofferenza.