I nostri occhi non possono girare nelle loro orbite senza variare le nostre percezioni.— David Hume
I nostri occhi non possono girare nelle loro orbite senza variare le nostre percezioni.
A chi consideri le faccende umane con occhio filosofico, nulla appare più sorprendente di come i molti siano governati dai pochi.
Io sono naturalmente portato a considerare il mondo come qualcosa di reale e di durevole, che mantiene la sua esistenza anche quando cessa di esser presente alla mia percezione.
La bellezza delle cose esiste nella mente che le contempla.
L'avidità è il pungolo dell'operosità.
Tutto è ignoto: un enigma, un inesplicabile mistero. Dubbio, incertezza, sospensione di giudizio appaiono l'unico risultato della nostra più accurata indagine.
Vederci come gli altri ci vedono è uno tra i doni più salutari. Appena meno importante è la capacità di vedere gli altri come essi si vedono.
Se le porte della percezione fossero purificate, tutto apparirebbe all'uomo come in effetti è, infinito.
Mentre una parte di ciò che noi percepiamo viene dagli oggetti che ci stanno dinanzi, attraverso i nostri organi di senso, un'altra parte (ed è possibile sia la parte maggiore) proviene sempre dal nostro cervello.