Tutto ciò che esiste nell'universo è frutto del caso e della necessità.
È grandezza d'animo sopportare con dignità i torti.
La bellezza del corpo è una dote da animale, se non c'è intelligenza.
Per convenzione il dolce, per convenzione l'amaro, per convenzione il caldo, per convenzione il freddo, per convenzione il colore, secondo verità gli atomi e il vuoto.
Il poco pare molto per chi si accontenta: infatti, i desideri modesti controbilanciano la scarsità di ricchezza.
In un universo infinito, c'erano troppe cose che sfuggivano alla comprensione umana.
L'universo è come una cassaforte per cui esiste una combinazione; ma la combinazione è chiusa dentro la cassaforte.
L'Universo è fatto di buone e di cattive stelle. I pianeti non contano.
Se apriamo le mani, possiamo ricevere ogni cosa. Se siamo vuoti, possiamo contenere l'universo.
Forse il nostro universo si trova dentro al dente di qualche gigante.
Solo lo scienziato è vero poeta ci dà la luna, ci promette le stelle, ci farà un nuovo universo se sarà il caso.
L'universo sarebbe incompleto senza l'uomo; ma sarebbe incompleto anche privo della più microscopica creatura che vive al di là della nostra vista e conoscenza presuntuosa.
Solo se riusciremo a vedere l'universo come un tutt'uno in cui ogni parte riflette la totalità e in cui la grande bellezza sta nella sua diversità, comincieremo a capire chi siamo e dove stiamo.
La creazione spontanea è la ragione per cui c'è qualcosa invece di nulla, per cui esiste l'universo, per cui esistiamo noi. Non è necessario appellarsi a Dio per accendere la miccia e mettere in moto l'universo.
Non credo che l'universo si possa spiegare solo con cause naturali, e sono costretto a imputarlo alla saggezza e all'ingegnosità di un essere intelligente.