Spesso la gente non ha le emozioni chiare, altro che le idee.
Non c'è gradualità nell'accadere delle cose. Le cose, come quando capitano, capitano. E non è nemmeno che puoi accompagnarle, impedire che ruzzolino trascinandoti con loro. Non si possono far andare piano le cose che capitano.
Una volta la bellezza era un dono intimo e da scoprire con pudore. Oggi, massificata in provini e casting, è diventata un possibile lavoro per chi non sa fare niente.
Un uomo davvero imbranato è patetico. Uno che vuole fare il sicuro, ma poi ti accorgi che è un imbranato, ti fa succedere qualcosa.
Era questo che faceva la musica rock, quando esisteva (non oggi, che accompagna le sfilate degli stilisti): dava del tu alla realtà. La prendeva di petto e la metteva in musica e parole, senza attenuanti.
Quando sfondi le pareti dell'emozione la vita diventa una palla di natale.
Una pura emozione umana senza corpo è la non-entità.
Il segreto della vita è non avere mai un'emozione che sia sconveniente.
Le nostre emozioni stanno nelle nostre parole come uccelli impagliati.
La libera espressione di un'emozione per mezzo di segni esteriori, la rende più intensa.
Sono solo le persone superficiali ad avere bisogno di anni per liberarsi da un'emozione. Un uomo che sia padrone di se stesso può porre fine a un dolore con tanta facilità quanto può inventarsi un piacere.
Quando ascoltiamo Bach o Mozart o Beethoven sentiamo che le emozioni e sentimenti suscitati in noi dalla musica ci appartengono: ma senza Beethoven, Mozart o Bach non avremmo mai saputo che ci appartenevano.
Se due persone che erano estranee lasciano improvvisamente cadere la parete che le divideva, e si sentono vicine, unite, questo attimo di unione è una delle emozioni più eccitanti della vita.
Non vi è intelligenza senza emozione. Ci può essere emozione senza molta intelligenza, ma è cosa che non ci riguarda.