Il viaggio perfetto è circolare. La gioia della partenza, la gioia del ritorno.— Dino Basili
Il viaggio perfetto è circolare. La gioia della partenza, la gioia del ritorno.
Le chiacchere privilegiano certe orecchie. Vanno come le mosche alle latrine.
Chi ha ragioni da vendere le porti al mercato.
Perfino i ciechi sentono il bisogno di guardarsi intorno.
Tutti vanno oltre o raccontano di andarci. Adesso il problema è oltrepassare in fretta l'ondata di oltrismo.
La dedizione spontanea e integrale non si chiama fedeltà. È semplice amore.
O uomo! Viaggia da te stesso in te stesso.
Le nostre valigie erano di nuovo ammucchiate sul marciapiede; avevamo molta strada da fare. Ma non importava, la strada è la vita.
Gli esseri umani, ovunque si trovino, quando vedono in lontananza, avvolto nella foschia, il porto verso cui sono diretti, capiscono cosa significhi essere uno straniero.
La gente viaggia per le stesse ragioni per cui colleziona opere d'arte: perché così fa la buona società. Essere stati in certi punti della superficie terrestre è socialmente appropriato; dà un senso di superiorità su coloro che non ci sono mai stati.
Guai a chi non sa viaggiare.
In viaggio, la cosa migliore è perdersi. Quando ci si smarrisce, i progetti lasciano il posto alle sorprese, ed è allora, ma solamente allora, che il viaggio comincia.
Tra vent'anni sarai più deluso dalle cose che non hai fatto che da quelle che hai fatto. E allora molla gli ormeggi. Lascia che gli alisei riempiano le tue vele. Esplora. Sogna.
Ecco la sciagurata formazione: i genitori avanti, i due figli sui sedili posteriori, a litigare per l'intera durata del viaggio.
Il viaggio più lungo è il viaggio interiore.