Il torturato tortura i sogni del suo carnefice.— Eduardo Galeano
Il torturato tortura i sogni del suo carnefice.
Nel mondo gli affamati sono tanti quanto i grassi. Gli affamati mangiano spazzatura nelle discariche; i grassi mangiano spazzatura da McDonald's.
Le donne? Una razza inferiore, come i negri, i poveri e i pazzi. Incapaci di libertà, come i bambini. Destinate a piangere, a gridare, a sparlare del prossimo e a cambiare opinione e pettinatura ogni giorno. A letto e in cucina talvolta danno piacere. Al di fuori di questo, causano solo dispiaceri.
Il tempo rende gemelli gli amanti.
Più che mangiare, siamo mangiati dal cibo che ci impongono.
Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Cammino per dieci passi e l'orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l'utopia? Serve proprio a questo: a camminare.
L'uomo torturato dai propri diavoli si vendica insensatamente contro il prossimo.
L'uomo sano non tortura gli altri, in genere è chi è stato torturato che diventa torturatore.
La tortura non è un mezzo per iscoprire la verità, ma è un invito ad accusarsi reo egualmente il reo che l'innocente; onde è un mezzo per confondere la verità, non mai per iscoprirla.
Le invenzioni della natura per torturarci sono infinite e piene di fantasia; non c'è un catalogo che le contenga.
Alcune torture sono di carattere fisico, altre di tipo psicologico. Una seduta dal dentista appartiene ad entrambi i tipi.
Torturare un toro per il piacere, per il divertimento, è molto più che torturare un animale, è torturare una coscienza.