La coscienza è la sostanza più elastica del mondo. Oggi non riuscite a tirarla tanto da coprire uno di quei mucchietti di terra che fanno le talpe, domani copre una montagna.
Il genio stesso non è che una forte capacità di osservazione, unita a fermezza di carattere. Qualsiasi uomo tenga aperti gli occhi e sappia restar fedele alle decisioni prese, senza neanche rendersene conto diventa un genio.
L'uomo che nella vita ha più successo dei suoi simili è colui che sa individuare presto e con chiarezza la propria meta e ne fa l'oggetto costante delle sue energie.
Era una notte buia e tempestosa.
Ci sono nel mondo più fessi che mascalzoni, altrimenti i mascalzoni non potrebbero esistere.
Nessuno è così privo di amici da non avere un amico abbastanza sincero da dirgli delle verità spiacevoli.
La conoscenza genera coscienza e questa a sua volta produce responsabilità.
Non vi è cuscino più morbido di una coscienza tranquilla.
Chi ascolta la propria coscienza trova una guida sicura e meno infallibile di tante opinioni.
La coscienza è uno di quei bastoni che ciascuno brandisce per picchiare il suo vicino e del quale non si serve mai per se stesso.
Non c'è una sorta di sangue versato, quando viene ferita la coscienza? Attraverso questa ferita scorrono via la vera umanità e l'immortalità dell'uomo, ed egli sanguina fino a morte eterna.
La coscienza è quella vocina interiore che ci avverte, quando meno ce lo aspettiamo, che qualcuno ci sta guardando.
La coscienza è sinonimo di paura della società oppure, nel migliore dei casi, di paura di se stessi.
Io considero la coscienza come fondamentale, e la materia un derivato della coscienza. Non possiamo andare oltre la coscienza. Tutto ciò di cui discorriamo, tutto ciò che noi consideriamo come esistente, richiede una coscienza.
La coscienza tranquilla è un'invenzione del diavolo.
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