Io non conosco che una religione dove il dio e la vittima sacrificale sono la stessa persona.— Edward Gibbon
Io non conosco che una religione dove il dio e la vittima sacrificale sono la stessa persona.
La corruzione, il sintomo più infallibile della libertà costituzionale.
Era tema costante di Totila il ritenere che il vizio e la rovina nazionale siano inseparabilmente connessi; che la vittoria sia il frutto della virtù morale e militare, e che il principe, e anche il popolo, siano responsabili dei crimini che essi trascurano di punire.
La vendetta di una donna colpevole è implacabile.
E l'ambigua parola di Dio, che contiene i precetti di Cristo riguardanti il divorzio, è flessibile ad ogni interpretazione che la saggezza di un legislatore vorrà attribuirle.
In ogni epoca e paese, il più saggio, o almeno il più forte, dei due sessi, ha usurpato il potere dello stato, e confinato l'altro alle cure e ai piaceri della vita domestica.
L'unico modo di conservare all'uomo la sua libertà è di essere sempre pronti a morire per essa.
Il rugby è sempre una storia di vita, perché è lo sport più aderente all'esigenza di ogni giorno: lavoro, impegno, sofferenze, gioie, timori, esaltazioni.Non è uno sport da protagonisti, ma una somma di sacrifici.
Il bene è il sacrificio personale a vantaggio di un altro.
Non si ottiene nulla senza applicazione e senza sacrifici.
Riguardo a sacrificio e a spirito di sacrificio le vittime la pensano diversamente dagli spettatori; ma da tempo immemorabile non si è mai data loro la possibilità di dirlo.
Bisogna rassegnarsi ai voleri di Dio a prezzo di qualsiasi dolore e di qualsiasi sacrificio.
Ci sono princìpi che non ammettono compromessi e per la cui pratica occorre essere pronti a sacrificare anche la vita.
Gesù è morto in croce per i nostri peccati. Ma così ci fa sentire troppo in colpa! Non poteva solo lussarsi un'anca, per i nostri peccati?
Si parla di sacrificio, eppure ogni scelta è come un movimento quasi impercettibile, come si fa con la mano. Soltanto il male in realtà è faticoso, poiché si oppone all'essere, rifiuta queste grandi forze continue che ci attorniano e si vincolano.
Non è la ribellione stessa che è nobile, ma quello che esige.