Abbiamo perduto l'arte di suicidarci a sangue freddo.— Emil Cioran
Abbiamo perduto l'arte di suicidarci a sangue freddo.
La morte è ciò che la vita ha sinora inventato di più solido e sicuro.
Soltanto le passioni simulate, i deliri finti hanno qualcosa a che fare con lo spirito, e con il rispetto di noi stessi; i sentimenti sinceri presuppongono una mancanza di riguardo verso di sé.
L'ossessione del suicidio è caratteristica di colui che non può né vivere né morire, e che non distoglie mai l'attenzione da questa duplice impossibilità.
I dolori immaginari sono di gran lunga i più reali, dato che ne abbiamo un bisogno costante e li inventiamo perché non c'è modo di farne a meno.
Senza Dio tutto è notte, e con lui la luce stessa diventa inutile.
Non manca mai a nessuno una buona ragione per uccidersi.
Ho sempre pensato che il suicida debba uccidere almeno un maiale prima di andarsene per luoghi sconosciuti.
- Rose: Lo so, lo so, lei penserà... Povera ragazza, che ne sa lei della povertà.- Jack: No, non lo penso. Penso solo... Cosa sarà successo a quella ragazza per farle pensare che non c'è via d'uscita.
Io non mi ucciderò. Si dimenticano così in fretta i morti.
Suppongo che il suicida mentre appoggia alla tempia la canna della pistola provi per ciò che succederà l'attimo seguente quello che in quel momento provai io: un sentimento di curiosità.
Il suicidio è l'estremo tentativo di migliorare la propria vita.
Viene un momento in cui qualcosa si spezza dentro, e non si ha più né energia né volontà. Dicono che bisogna vivere, ma vivere è un problema che alla lunga conduce al suicidio.
Se quel precipizio, che ella aveva notato e vagheggiato da tanto tempo, non fosse stato così pittoresco, se al suo posto ci fosse stata soltanto una prosaica riva pianeggiante, forse quel suicidio non sarebbe mai avvenuto.
È da ritenere piuttosto fortunato chi può permettersi di morire quando vuole.
Facebook e MySpace minacciano la vita della comunità e portano gli adolescenti al suicidio. All'interno dei social network i ragazzi vivono l'amicizia in modo transitorio e spesso la quantità degli amici viene ritenuta più importante della loro qualità.