Si tratta di suicidio!
La luce! L'albero! Il giallo!!
Quei sorrisi a macchia d'occhio quegli amori a capofitto Allegria vattene via quegli sguardi della gioia io sarò il vostro boia Allegria pussa via La tristezza conforto mi da.
Quando tutto sembrava tornare alla normalità...
Mariottide presenta la Tristologia di Navarrosh, ma dopo l'evidente fallimento nel mondo del cinema, Mariottide torna a cantare, con il suo singolo peggiore. Il grigio Arlecchino, premiato finalmente con un doppio disco di panico.
Il gusto del suicidio è un dono, un sesto senso, non so cosa, ci si nasce.
Prof, ho avuto quello che davvero cercavo.
Ma non mi lamenterò più. Ho ricevuto la vita come una ferita e ho proibito al suicidio di guarire la cicatrice. Voglio che il Creatore ne contempli, in ogni ora della sua eternità, il crepaccio spalancato.
Stima la vita al suo giusto valore chi l'abbandona per un sogno.
È un suicidio vivere all'estero. Ma come sarebbe essere a casa? Un persistente disfacimento.
Anche al più debole resta aperta un'ultima scelta...Un salto giù da questo ponte, e sono libera.
A quel punto ricordò e le lacrime gli rigarono il volto, che non era cambiato quasi niente in tutti quegli anni. Morì di lì a poco per stanchezza di esistere. Che non è il suicidio diretto ma un lasciarsi andare lentamente, giorno dopo giorno, guardando lontano verso chissà quale ricordo.
Se siete dell'opinione che contemplare il suicidio è prova sufficiente di una natura poetica, non dimenticate che le azioni parlano più forte delle parole.
Morire è essere totalmente altri. Per questo il suicidio è vigliaccheria; è offrirci completamente alla vita.
Vi sono suicidi invisibili. Si rimane in vita per pura diplomazia, si beve, si mangia, si cammina. Gli altri ci cascano sempre, ma noi sappiamo, con un riso interno, che si sbagliano, che siamo morti.