Il bisogno che fa gli uomini cattivi, fa brutte le donne.
Il piacere raffinato di desiderare dappertutto il chez soi, quanto progredirà nei gusti, finirà col rendere quasi inutile il viaggiare.
Una boccata d'aria sui laghi e sulle colline fa bene al sangue, mentre il restare un mese di più nell'afa d'agosto e litigare sui bilanci delle Società cooperative, oltre alle inimicizie che si fanno, lima la salute.
In un tempo in cui molti fanno ridere colla faccia scura, un po' d'allegria naturale possa sembrare agli occhi della gente quasi come una mezza novità.
La superbia è il cavallo dei ricchi: la povera gente va a piedi.
Se la donna è al suo posto, anche l'uomo troverà il proprio.
Ah! Non insultate mai la donna che cade! Chissà sotto quale fardello quella povera anima soccombe!
Quando si scrive delle donne bisogna intingere la penna nell'arcobaleno e asciugare la pagina con la polvere delle ali delle farfalle.
La donna che non riesce a rendere affascinanti i suoi errori, è solo una femmina.
Dov'è una donna, il povero non patisce.
Non è il contatto con la donna che corrompe l'uomo, è anzi l'uomo, spesso, troppo impuro per toccarla.
Sono poche le donne oneste che non siano stanche del loro ruolo.
La donna ama maggiormente dopo la donazione: agisce allora in lei l'istinto della specie.
La donna che mente ha parecchi amici, e conduce un'esistenza di grande solitudine.
Nella donna tutto è sacrificio, nell'uomo tutto è dovere.