Nulla basta a colui al quale par poco ciò che basta.— Epicuro
Nulla basta a colui al quale par poco ciò che basta.
Bisogna liberarsi dalla prigione degli affari e della politica.
Non gioverebbe a niente il procurarsi sicurezza nei riguardi degli altri uomini finche si continuasse a nutrire timore riguardo a ciò che sta sopra di noi, o sottoterra, o in generale nell'infinito.
La vita di Epicuro, paragonata a quella di altri, sembra una leggenda per la sua mitezza e la sua autosufficienza.
Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità. A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell'animo nostro.
Dimostriamo compatimento per le sofferenze degli amici non con le lamentazioni, ma prendendoci cura di loro.
La vera fortuna non consiste nell'avere le carte migliori del tavolo; fortunato è colui che sa quando è il momento di alzarsi e andare a casa.
L'amplesso non deve essere né troppo desiderato né troppo temuto; fatto raramente eccita, fatto di frequente indebolisce.
Un moto moderato non solamente si è giovevole, ma necessario per la sanità.
Lo spirito, o alle stelle o giù ai calcagni. Non c'era via di mezzo.
Il cuore dell'uomo non è capace che di una certa quantità di piaceri; lo spirito di una certa quantità di cognizioni, e non più: come l'acqua, che non può disciogliere che una. certa dose di sale.
Per una comunicazione efficace, siate brevi. Gesù disse: Seguitemi. Questa si che è brevità! Egli poteva essere conciso per ciò che egli era e non aveva bisogno di esprimere.
Per comunicare il massimo è necessario usare il minor numero di parole possibili, e non il contrario.
Chi si modera di rado si perde.
Troppa debolezza o troppa violenza nuociono: bisogna congiungere fermezza alla moderazione.
Questo è un po' troppo, come disse la signora quando se la pigliava col pasticciere che le aveva venduto un pasticcio di carne tutto pieno di grasso.