Nello stesso fiume scendiamo e non scendiamo; siamo e non siamo.— Eraclito
Nello stesso fiume scendiamo e non scendiamo; siamo e non siamo.
Gli uomini migliori preferiscono una sola cosa a tutte le altre: la gloria eterna rispetto alle cose mortali; i più invece pensano a saziarsi come bestie.
Bisogna spegnere la violenza piuttosto che l'incendio.
L'opposto in accordo e dai discordi bellissima armonia e tutto avviene secondo contesa.
Il dio è giorno notte, inverno estate, guerra pace, sazietà fame, e muta come il fuoco, quando si mescola ai profumi e prende nome dall'aroma di ognuno di essi.
Non è il meglio per gli uomini che si realizzi quanto essi desiderano.
Il fiume più copioso non può aggiungere una goccia d'acqua a un vaso già pieno.
Il fiume guarda lontano, e già vede la fine del lungo viaggio; una strisca azzurra chiude la via, la rompe per sempre; il mare! il mare!
Acque sempre diverse scorrono per coloro che s'immergono negli stessi fiumi; e anche le anime esalano dalle acque.
Il fiume modella le sponde e le sponde guidano il fiume.
A chi discende nello stesso fiume sopraggiungono acque sempre nuove.
Quando attraversi a nuoto un fiume reale, imprevedibile e infido, se riesci a raggiungere l'altra sponda sei una persona diversa rispetto a quella che è entrata in acqua.
Due fiumi possono avere la stessa sorgente, eppure possono essere uno limpido e l'altro torbido.
Da una polla nascosta nella grotta scaturisce la prima acqua del fiume. Oh, fiume reale, qual debole, minuto, e chiaccerino principino tu sei!
Si può deviare un fiume dal suo corso, non farlo risalire alla sorgente.