A chi discende nello stesso fiume sopraggiungono acque sempre nuove.— Eraclito
A chi discende nello stesso fiume sopraggiungono acque sempre nuove.
Lo stolto si meraviglia ad ogni discorso.
Il mare è l'acqua più pura e più impura: per i pesci essa è potabile e conserva loro la vita, per gli uomini essa è imbevibile e esiziale.
È meglio nascondere la propria ignoranza.
Uno solo, per me, vale diecimila, se è il migliore.
Unico e comune è il mondo per coloro che sono desti.
Acque sempre diverse scorrono per coloro che s'immergono negli stessi fiumi; e anche le anime esalano dalle acque.
Da una polla nascosta nella grotta scaturisce la prima acqua del fiume. Oh, fiume reale, qual debole, minuto, e chiaccerino principino tu sei!
Nello stesso fiume scendiamo e non scendiamo; siamo e non siamo.
Il fiume modella le sponde e le sponde guidano il fiume.
Due fiumi possono avere la stessa sorgente, eppure possono essere uno limpido e l'altro torbido.
Quando attraversi a nuoto un fiume reale, imprevedibile e infido, se riesci a raggiungere l'altra sponda sei una persona diversa rispetto a quella che è entrata in acqua.
Il fiume guarda lontano, e già vede la fine del lungo viaggio; una strisca azzurra chiude la via, la rompe per sempre; il mare! il mare!
Il fiume più copioso non può aggiungere una goccia d'acqua a un vaso già pieno.
Si può deviare un fiume dal suo corso, non farlo risalire alla sorgente.