L'uomo stolto ama stupirsi ad ogni parola.
Per chi ascolta non me, ma il lógos, sapienza è intuire che tutte le cose sono Uno, e l'Uno è tutte le cose.
La via che sale e che scende è una e medesima.
La Sibilla con bocca delirante dice cose di cui non si ride, non abbellite, non profumate e con la sua voce oltrepassa mille anni per il divino che è in lei.
Non giudichiamo senza proposito delle cose più grandi.
Non conoscerebbero neppure il nome della Giustizia, se non ci fossero cose ingiuste.
Il paese di più incerti confini che sia nel mondo è quello della umana stoltezza.
Lo stolto è felice e infelice allo stesso modo che il saggio.
Il cervello dello stolto digerisce la filosofia trasformandola in follia, la scienza in superstizione, l'arte in pedanteria. È da questo che nasce l'istruzione universitaria.
Lo stolto non sa tacere.
Più facile premunirsi contro la malvagità che contro la stoltezza degli uomini.
Parla in modo sensato a uno stolto e ti chiama stupido.
È meglio se sei un vagabondo e viaggi da solo, anziché ammuffire in compagnia degli stolti!
Lo stolto, tra gli altri mali, ha anche questo: incomincia sempre a vivere.
Volesse il cielo che gli stolti e i dappoco fossero capaci dei più piccoli mali, purtroppo invece sono capaci anche dei più grandi.