Lo stolto non sa tacere.
Guai a chi è solo, perché se cade, non ha alcuno che lo soccorra.
La vita è così breve, l'arte così lunga da imparare.
Il saggio teme il suo nemico.
Nella vita non bisogna essere troppo curiosi, né dei segreti di Dio né di quelli della propria moglie.
Guadagni chi può, poiché tutto è da vendere.
Lo stolto è felice e infelice allo stesso modo che il saggio.
Stolti sono coloro che non sanno che la metà spesso vale più del tutto.
Il paese di più incerti confini che sia nel mondo è quello della umana stoltezza.
Volesse il cielo che gli stolti e i dappoco fossero capaci dei più piccoli mali, purtroppo invece sono capaci anche dei più grandi.
Il viaggiatore, se non incontra a tenergli compagnia uno migliore di lui o simile a lui, proceda decisamente da solo: con lo stolto non vi è compagnia.
Lo stolto si meraviglia ad ogni discorso.
Aver sempre ragione, farsi sempre strada, calpestare tutto, non aver mai dubbi: non sono queste le grandi qualità con cui la stoltezza governa il mondo?
È meglio se sei un vagabondo e viaggi da solo, anziché ammuffire in compagnia degli stolti!
L'uomo stolto ama stupirsi ad ogni parola.
Il cervello dello stolto digerisce la filosofia trasformandola in follia, la scienza in superstizione, l'arte in pedanteria. È da questo che nasce l'istruzione universitaria.