La natura, il vicario di Dio onnipotente.
L'ubriachezza è una vera sepoltura dello spirito dell'uomo, e del suo discernimento.
I più gran dotti non sono gli uomini più saggi.
Il saggio teme il suo nemico.
Guai a chi è solo, perché se cade, non ha alcuno che lo soccorra.
È molto saggio colui che può conoscere se stesso.
Quando sarà che tutte queste ombre di Dio non ci offuscheranno più? Quando avremo del tutto sdivinizzato la natura! Quando potremo iniziare a naturalizzare noi uomini, insieme alla pura natura, nuovamente ritrovata, nuovamente redenta!
Le regole della natura non hanno eccezioni.
La natura è costretta dalla ragione della sua legge, che in lei infusamente vive.
Non c'è niente che sappia di morte più del sole in estate della gran luce, della natura esuberante. Tu fiuti l'aria e senti il bosco e ti accorgi che piante e bestie se ne infischiano di te. Tutto vive e si macera in se stesso. La natura è la morte.
A meno che l'uomo abbia una predisposizione naturale ad accordarsi con la natura, non ha alcuna possibilità di capirla del tutto.
La natura è un libro scritto seguendo un preciso disegno.
La natura unisce qualche volta alle nostre azioni effetti e spettacoli con una specie di prefazione cupa e intelligente, come se volesse farci riflettere.
La natura volle fare della donna il suo capolavoro: ma sbagliò tono e la prese troppo acuta.
Ogni azione fatta dalla natura non si pò fare con più brieve modo co' medesimi mezzi. Date le cause la natura partorisce li effetti per i più brievi modi che far si possa.
La natura non fa nulla di inutile.