Il paese di più incerti confini che sia nel mondo è quello della umana stoltezza.
Se vuoi formarti un concetto probabilmente adeguato della corruttibilità di un uomo, scruta la qualità e la forza de' suoi desideri.
Il vizio non può credere alla virtù per quella ragion medesima per cui la vigliaccheria non può credere all'eroismo.
L'arte più fa godere, e più fa soffrire, chi più l'ama.
La volgarità può mutar casa e vestito, azzimarsi, lisciarsi, andare in carrozza, sedere in trono, e sarà sempre la stessa volgarità di prima.
Chi, essendo in guerra col mondo, è in pace con se medesimo, può essere felice; ma non può non essere infelicissimo chi, essendo in guerra con se medesimo, sia in pace col mondo.
Parla in modo sensato a uno stolto e ti chiama stupido.
Lo stolto, tra gli altri mali, ha anche questo: incomincia sempre a vivere.
Lo stolto non sa tacere.
Lo stolto non vede lo stesso albero che vede il saggio.
"Questi figli sono miei, questa ricchezza è mia!", così pensando lo stolto è travagliato. ma se egli stesso non appartiene a sé stesso, quanto meno i figli, quanto meno la ricchezza!
Se lo stolto persistesse nella sua stoltezza diventerebbe saggio.
L'uomo stolto ama stupirsi ad ogni parola.
Chi è savio per sé, bisogna che paghi per la stoltezza degli altri.
Stolti sono coloro che non sanno che la metà spesso vale più del tutto.
La stoltezza ha questo di proprio: ricomincia sempre da capo la vita.
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